matteo martino!

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marty!18
view post Posted on 21/3/2008, 17:24




Matteo Martino (Alessandria, 28 gennaio 1987) è un pallavolista italiano. Gioca nel ruolo di schiacciatore ed è alto 198 cm.

Figlio d'arte, suo padre è Pier Paolo Martino, giocatore di Asti negli anni '80, è considerato come una della maggiori promesse della pallavolo italiana.

Dopo aver giocato le giovanili a Busca, in provincia di Cuneo, nella stagione 2004-2005 viene acquistato dalla Bre Banca Lannutti Cuneo, dove resta una stagione prima di essere ceduto alla Premier Hotels Crema in A2 per fargli fare esperienza. Nell'estate del 2007 viene acquistato dalla M. Roma Volley che lo gira in prestito immediatamente alla Sparkling Milano per dargli l'opportunità di poter godere di più spazio in campo per fare esperienza e crescere.

Medaglia di bronzo agli Europei cadetti 2004, medaglia di bronzo agli Europei juniores 2006, è stato il "Migliore Realizzatore" e il "Migliore Attaccante" ai Mondiali Juniores del 2007. Sempre nel 2007 ha esordito nella Nazionale maggiore nel corso della World League.

INTERVISTA:

Montali lo considera un talento puro e dall’estate scorsa è in pianta stabile con la Nazionale, da quest’anno è stato promosso in prima squadra a Cuneo. Timido e riservato è la “mascotte” della nostra Nazionale

Parlaci del tuo esordio in A1.
Il mio esordio in A1 è stata un’emozione grandissima perché non me l’aspettavo già dal mio primo anno in serie A di poter fare la prima entrata. Anche se non è andata molto bene, però, sono contento perché vuol dire che i frutti della palestra arrivano.

Parlaci del rapporto con tuo padre. Ti consiglia mai?
Mio padre nei miei confronti è molto critico. Gli chiedo pochi consigli, perché tanto già lui quando mi parla al telefono me ne dà abbastanza.

E quando sei andato in Nazionale?
In quel caso non ha detto niente, credo. È un uomo molto riservato.

Hai degli hobby?
Ne ho abbastanza. Uscire il fine settimana con gli amici – diciamolo a bassa voce, cinema, computer.

Molti ti definiscono introverso Ma hai paura degli altri oppure c’è qualcosa che ti blocca?
Fin da piccolo sono stato molto timido, infatti, ho dovuto superare abbastanza difficoltà per ambientarmi con gli altri. Però, adesso crescendo il carattere mi è migliorato.

Tutti ti considerano un talento. C’è troppa pressione?
No, pressione penso che gli altri non me ne mettano. Io devo dimostrare ogni giorno in palestra quello che valgo, devo cercare di fare meglio ogni giorno e spero di migliorare sempre di più.

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L'ENFANT PRODIGE: MATTEO MARTINO

di Antonietta Paradiso

MILANO - C’è chi lo definisce ‘fenomeno’ chi, invece, sostiene che di strada da compiere ne ha tanta. Di una cosa siamo certi, Matteo Martino è sulla via giusta per diventare un nome importante del volley.
Questo ragazzo di 20 anni, cresciuto nel settore giovanile di Cuneo ha anche l’appeal del campione. Un esempio? Parla poco e se deve, lo fa con una parallela sui 6 metri, in fondo è un giocatore non un filosofo!

Da settembre veste la casacca nero – argento e i tifosi milanesi se ne sono già innamorati. E’ arrivato nella città meneghina da Roma, grazie ad uno stretto giro di posta, ma di km nella sua breve carriera ne ha già fatti molti. “A Roma non potevo andare, non avrei visto il campo nemmeno con il binocolo. A Milano sapevo che potevo giocarmela molto di più e ho quindi preferito questa soluzione. E poi, sono anche vicino casa”.
Dopo un inizio da brividi, la Sparkling ha macinato vittorie importanti e, dopo 8 giornate guarda al campionato con maggiore serenità, anche se i problemi non mancano mai, specie se la questione riguarda i palleggiatori.
“Giordano non è riuscito ad esprimersi come quest’estate ed ha pagato il posto in favore di Travica. Personalmente non ho avuto problemi con nessuno dei due. Bendandi, invece, lo conoscevo da tempo, ho giocato con lui un anno a Cuneo. E' andato via un amico ma ne ho ritorovato un altro".
Determinato senza dimenticare la diplomazia. Schietto all’inverosimile quando gli si chiede del suo carattere particolare.
“E’ vero, non ero un modello di virtù nemmeno lo consideravo un lavoro, ma posso assicurare che sono cambiato. Voglio arrivare in alto con la pallavolo e per farlo devo metterci anima e corpo e smussare anche qualche piccolo neo del mio carattere. E’ normale, si cresce e ci si rende conto di qualche errore commesso in passato. Speriamo solamente di non ripeterli”.

Peccati di gioventù direbbe qualcuno. Di sicuro la tanta nazionale fatta in quest’ultimo periodo gli è servito per maturare anche sotto questo profilo. In Turchia, la lotta sarà ancor più dura, sarà vietato ogni passo falso.
“Io non so se sarò nei dodici, non dò niente per scontato. Certo è che Anastasi non avrà molto tempo per varare la lista. A Smirne sarà molto dura, sopratutto se non ci sarà Fox, lui è uno schiacciatore importante per noi. Comunque, la nazionale ha ritrovato il feeling e sopratutto lo spirito giusto ed io sono molto fiducioso".
Non si può nascondere che la situazione non sarà facile. I recenti europei pesano tutt'ora come un macigno e sono costati sopratutto la panchina a Gian Paolo Montali.
"Il cambio l'ho sentito come tutti gli altri, con un pò di rammarico. Il rapporto con Anastasi è cominciato bene anche perchè stiamo cercando di ritrovare la tranquillità che era mancato nell'ultimo periodo".
Cambiano gli allenatori ma non le vecchie abitudini come nel basket i nuovi arrivati portano i panni sporchi dei compagni…
“Poi li porto anche in camera da Gavazzi! Comunque, battute a parte, è un percorso normale, io sono il più piccolo ma al di là dei panni sporchi, il gruppo mi aiuta, e quando sbaglio non me lo fa pesare”.

Nell’extra volley, invece...
“Quando posso vado a casa, poi voglio mantenere i contatti con i miei amici, alcuni purtroppo li ho persi di vista e non vorrei perderne altri. A Milano invece, passo il tempo in internet anche perché non sono praticissimo del centro della città e per arrivarci ci si mette un sacco di tempo. Dovrò comprarmi un navigatore!”.
Amici ed una famiglia con la quale, spesso, si rischia pericolosi paragoni.
“Con papà ho un ottimo rapporto ma raramente gli chiedo consigli, non mi dà il tempo per farlo!”.

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